SOBICAIN

Centro Biblico San Paolo

SOBICAIN / Centro Biblico San Paolo

Bibbia e Arte: San Giuseppe, il padre “passatore”

Italia

Nel mosaico della Cappella Palatina di Palermo (XII secolo) troviamo una scena insolita e unica nel suo genere: Giuseppe porta sulle sue spalle Gesù, fatto inedito, visto che in tutte le altre opere riguardanti l’iconografia della fuga in Egitto, dal Medioevo fino alle rappresentazioni novecentesche, egli fa altro: guida Maria e il bambino o li protegge da dietro.

Nel mosaico palermitano, opera di maestranze bizantino-normanne, è raffigurato l’essenziale della fuga: sullo sfondo dorato spicca la palma, al centro c’è l’asino sul quale è seduta Maria, dietro l’animale il giovane Giacomo (figlio del precedente matrimonio di Giuseppe) e davanti a tutti lui, il padre, che guida con un gesto tipicamente paterno: quello di portare il figlio sulle spalle. Giuseppe porta il figlio in alto.

Giuseppe incarna in questa scena un aspetto fondamentale della paternità: quello dell’innalzare-portare sopra, per iniziare in qualche modo alla sfida degli “oltre” e degli “al di là” che la vita pone a ogni essere umano, anche al Figlio di Dio. L’immagine del padre che porta il figlio sulle spalle fa pensare a un uomo che vuol mostrare, far visitare, iniziare, insegnare, porre alla stessa altezza (anzi più su) il figlio, per invitarlo a riconoscere i limiti ma a saper andare, senza paura, oltre le frontiere. Il gesto permette di iniziarlo all’ignoto, ad un mondo meno familiare.

Ogni padre è chiamato ad assumere questo ruolo: il ruolo di “passatore”, di testimone e di sostegno privilegiato dei passaggi della vita del figlio. Il percorso che il padre fa fare al figlio cambia anche il padre, perché mentre fa passare il figlio da una sponda all’altra della vita, anch’egli ne viene coinvolto.

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